«La concordia raggiunta discutendo insieme e comprendendoci gli uni con gli altri porta a quella comunità che resiste»
Karl Jaspers, Die Schuldfrage.
(...)
L’esplorazione di Elena Alessiato – dopo aver analizzato attentamente le
posizioni politiche di Hannah Arendt in rapporto a quelle di Jaspers –
ci rivela che il pensiero politico dello Jaspers maturo verte su: «pochi
concetti-chiave che ritornano insistentemente: libertà, comunicazione,
responsabilità, veridicità, democrazia. In questi principi egli
rintraccia le componenti indispensabili per una politica al servizio
dell’uomo. Il filosofo è convinto, infatti, che la politica deve esistere per essere direzionata,
cosicché essa arrivi a identificare il proprio fine e il proprio
successo nel soddisfacimento delle esigenze vitali della natura umana e
nella costruzione delle condizioni per l’appagamento di quelle
esistenziali» (p. 226). Jaspers ha interesse nell’uomo e per
l’uomo. La ragione deve essere la guida dell’azione dell’uomo e
sollecitarlo continuamente a prendersi carico della responsabilità
dell’esistenza (p. 233). Jaspers è convinto che una comunità politica
che discute e che attraverso i legami di solidarietà costruisce il
proprio futuro più difficilmente cadrà nella cecità di un decisionismo
estremista e assassino.(...)
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