venerdì 11 maggio 2012

Dalla crisi possono svilupparsi creatività e ingegno...oltre che solidarietà!

AMSTERDAM. Qualcosa di rotto? Ci pensa il Repair Café
Giovedì 10 Maggio 2012 17:43 -
In Olanda spopolano i locali anti-spreco dove volontari aggiustano oggetti ed elettrodomestici
Dopo i coffe shop, i repair café. E' questa laparabola sostenibile in atto ad Amsterdam, città
nota per il suo permissivismo in tema di cannabis e prostituzione, ma da oggi anche per
un'idea originale anti-spreco. SI chiamano infatti repair café speciali luoghi in cui le persone
possono portare vecchie cose , piccoli
elettrodomestici, suppellettili e arredi rotti perché siano riparati da volontari che li aggiustano
gratuitamente, per il piacere di farlo e contribuire a ridurre la quota di rifiuti.
L'idea, per la verità, risale a due anni e mezzo fa, quando venne fondata la Repair Cafe
Foundation, finanziata dal governo olandese con 400mila euro che sono serviti per partire, fare
pubblicità e acquistare un autobus con cui andare in giro a riparare cose. Oggi i gruppi che
gesticono i repair café (aperti qualche giorno al mese, è da dire) sono trenta in tutta l'Olanda, e
oltre a offrire il servizio gratuito di rimessa servono anche caffé, tè e biscotti ai tanti "clienti". "In
Europa buttiamo via troppi oggetti", ha dichiarato la fondatrice Martine Postma, un'ex
giornalista che si è accorta, dopo la nascita del secondo figlio, di quante cose stava per
gettare nella spazzatura e ha deciso di
reagire. "E' una vergogna, spesso quello che buttiamo non è neanche rotto. Non possiamo
andare avanti così, soprattutto perché sulla terra c'è gente che non ha niente".
I repair café non fanno concorrenza ai negozi di riparazione di elettrodomestici, né agli
artigiani, assicura la Postma, visto che non possono assicurare pezzi di ricambio originali né
lavori particolarmente complessi. Ma l'idea funziona, eccome. La Repair Cafe Foundation è
al lavoro per promuovere la diffusione dei gruppi e dei locali "repair"
, e offre consulenza per la start up, un elenco degli attrezzi necessari, materiale pubblicitario e
assistenza per il fundraising. E le richieste di informazioni fioccano: da Francia, Belgio,
Germania, Polonia, Ucraina, Sud Africa e Australia molti volontari sono pronti ad aprire altri
repair café nei loro paesi.