lunedì 27 ottobre 2014

A CONTROMAFIE di LIBERA a Roma una donna ministro della Trasparenza e della lotta alla Corruzione in Bolivia: Nardo Suxo Iturri 26 ottobre

La Bolivia ha molto da insegnarci sulla lotta alla corruzione, sulla trasparenza e sui modi per applicarla. Il discorso del ministro Nardo è così chiaro. 
Questo ministero è stato istituito dal Governo Morales, da nove anni si occupa di verificare le dichiarazioni dei redditi e delle proprietà di chi ha un ruolo di pubblico ufficiale, e se c'è qualche discrepanza, subito si agisce. In questo modo sono stati condannati ministri dello stesso governo e quindi, esclusi dai ruoli che ricoprivano. Il motto è: tolleranza zero sulle false dichiarazione e su episodi di corruzione. In questo modo è stato possibile recuperare molti fondi da utilizzare per lo stato, per la gente, impedendo a poteri corporativi di appropriarsi di risorse che non sono le loro. L'azione che svolge il ministero è anche di tipo educativo e preventivo. Ad esempio ai ministeri è stata imposta una rendicontazione pubblica due volte l'anno. Il controllo avviene anche sui capitali esportati, su questo bisogna agire, perchè ancora molte risorse prendono il volo.
Ha citato i tre termini che sono alla base della loro cultura, che è quella della tradizione indigena, l'dentità dei Boliviani: NON MENTIRE - NON RUBARE - NON CONCEDERTI PIGRIZIA.
Nell'assemblea parlamentare ci sono il 50% di donne, ma non c'è stato nessun bisogno di quote. La metà dei ministri sono donne.
Poi è intervenuto Pedro Paez Pérez, responsabile circa il ruolo dei monopoli nell'economia, la criminalità organizzata dell'Ecuador, e anche lì, quanto abbiamo da imparare. Un intervento chiarissimo, documentato e scientifico sulla lotta alla corruzione. Nella Costituzione dell'Ecuador è stato inserita una quarta funzione(oltre  legislativa, esecutiva, giudiziaria) : quella della Trasparenza e del Controllo sociale.
Citando solo la questione finale, Ecuador, Bolivia e Uruguay vengono accusati di produrre droghe, ma il 97 % dell'oppio è prodotto dall'Afghanistan, sotto gli occhi chiusi delle organizzazioni internazionali...