lunedì 6 ottobre 2014

Testo per laboratorio teatrale nella scuola primaria da PINOCCHIO di COLLODI



PINO(occhio)
di Laura Nanni
Liberamente ispirato a Pinocchio di Collodi. Pinocchio è figlio adottivo di Geppo, che l'ha preso in un luogo dove si usa il lavoro minorile. Lucignolo è un ragazzo borderline che, incontrando una volontaria cooperante in viaggio, comprende che cosa vuole nella sua vita vuota, Turchina è una maestra, Mangiafuoco si pente e diventa un benefattore di bambini abbandonati...



Pino
Geppo
Maestra Turchina
Grillo
Gatto
Volpe
Monelli 4
Poliziotti 2
Alunni 4
Amici Di Pino 4
Giudice
Barbalunga
Pappagallo
Signora Ssss
Gretel
Pollicino
Hansel



All’inizio Alessia, la presentatrice, spiega un po’ che questa è la storia di Pinocchio, ma che abbiamo voluto parlare di un bambino di oggi, nel mondo di oggi e che oltre alla fantasia, questa storia parla delle cose che accadono e che ci stanno intorno…

SCENA 1 (Geppo, Pino, Grillo)

Sulla scena c’è Geppo(ETTO)

Nella stanza dove si trova, ci sono oggetti in disordine un vaso rotto…Mentre raccoglie e sistema, parla.

GEPPO: “Quel monello! Guarda che ha combinato!...Ma … in ogni modo è proprio un bravo bambino, solo che è vivace, è curioso…Ma…sono sicuro che diventerà proprio in gamba: andrà a scuola e mi darà tante soddisfazioni…con la fatica che faccio per mandarlo ogni giorno…”

Esce dalla scena.

Entra Pino, correndo, con salti, fa dei giri, guarda ovunque…

PINO: “Vorrei proprio sapere dov’è andato il mio babbo! Sarà al lavoro. Pensate: prima non lo avevo…stavo in un posto con altri bambini. Poi è arrivato questo signore simpatico con quella zazzera gialla… che buffo! È buono e mi vuole bene… prima era tanto solo, ma ora ci sono io di cui deve occuparsi! E sì, gli do molto da fare…
Ora dovrei andare a scuola, ma ci sono così tante cose divertenti da fare….”.

Entra Grillo, la sua coscienza.

GRILLO:”Sei troppo ingenuo e inesperto per andartene in giro da solo. Hai ancora tante cose da imparare…”

PINO(sorpreso, spaventato):”E tu chi sei? Che ci fai qui?”

GRILLO:”Sono la tua coscienza!”

PINO:”E cos’è la coscienza?”

GRILLO:”E’ quella parte di te che ti dà dei buoni consigli.”

PINO:”E dov’eri?”

GRILLO:”Dentro di te.”

Pino si guarda e fa un giro su di sé..

PINO:”E perché ora sei lì e ti vedo?”

GRILLO:”Per ricordarti che ci sono!”

PINO:”Oh no! E io che volevo pensare a come divertirmi oggi…Sai che faccio? Esco e ti lascio qui. Resta qui tu, non ti muovere.”

Lo spinge vicine al muro. Gli mette una sedia davanti.

SCENA 2 (4 monelli e Pino)

Sulla strada ci sono un gruppo di monelli che stanno parlando e giocando. Pino passa con un librone. Quando lo vedono lo prendono in giro per il cappello. Glielo tolgono e se lo lanciano mentre Pino cerca di riprenderlo. Infine riesce a prenderlo.

M 1:”Guarda chi si vede…Che fai, vai scuola?”

M2:”Ma che bel librone che hai!

PINO:”Ma che volete?Io faccio quello che voglio!”

M3:”E sì, sei proprio uno sgobbone!Vuoi diventare uno scienziato?”

PINO:”Io faccio quello che voglio, e ogni tanto posso fare anche delle assenze se mi va!”

M4:”Ma come? Tu non sei quello studioso…sgobbone?”

PINO:” O Uffa! Ma che volete da me?”

M2:”Sai che in paese ci sono le giostre?C’è anche uno spettacolo bellissimo…”

M1:”Ma si paga…penso proprio che non potrai venire…”

PINO:”E voi che ne sapete?”
Pensa, e parla tra sé: troverò il modo per fargli vedere chi sono…Esce di scena.

SCENA 3 (5 alunni e la maestra,Grillo)

A scuola.
C’è la maestra Turchina con alcuni alunni.

Cantano

Poi si salutano ed escono. La maestra Turchina non ha visto Pino ed è preoccupata.
Rimane solo un bambino, che balbetta un po’.

RAFFAELE:”Oggi Pino non è  venuto…”

MAESTRA:” E già non è venuto…”

RAFFAELE:”Io l’ho visto per strada…”

MAESTRA:”L’hai visto per strada?”

RAFFAELE:”Per me si mette nei guai…”

Se ne va.

MAESTRA:”Oggi Pino non è venuto. Quel bambino mi fa pensare. Sarebbe tanto bravo, però se fa tutte queste assenze….Chissà dov’è? Starà male?Non so che pensare. Sarà meglio che parli con Geppo. Forse neanche lui sa che non è venuto.
Che cosa bisogna fare per fargli capire che deve stare attento ed ascoltare la sua coscienza?”

GRILLO:”Io ci ho provato, ma lui mi ha chiuso in casa ed è uscito! Bisogna andare a cercarlo…voleva andarsene in giro!”

Escono.

SCENA 4 (4 bambini amici,Pino, Barbalunga)

Ci sono un gruppo di bambini presi dal lavoro. Cuciono, tagliano,e parlano tra loro.

B1:”Che  fortuna che Pino è andato via da qui”

B2:”Chissà ora che starà facendo…”

B3:”Magari sta andando a scuola, sta imparando a leggere e scrivere…”

B4:”Come piacerebbe anche a me invece di stare qui a lavorare…”

Pino  nel frattempo stava girovagando senza il libro e con qualche soldo. Cammina e ad un certo punto entra in questa stanza dove ci sono i bambini.
I bambini lo riconoscono e gli vanno incontro, lo abbracciano, tutti sono contenti.

PINO:”Ma cosa state facendo qui?”

B1:”Hanno deciso che dobbiamo fare qualcosa per mantenerci e così lavoriamo…”

B2:”E tu perché non sei a scuola?”

PINO:”Bè… veramente…”(si vergogna un po’)

Entra il padrone e vede Pino. Tutti lo salutano con timore.

“Buon giorno signor Barbalunga”

SIGNOR BARBALUNGA:”Bene, bene… Ah! C’è un nuovo operaio… bene, bene, ti darò un bel posto nella stanza dove si taglia…”

PINO:”Ma no, io veramente dovevo andare a scuola… io non sono un operaio…”

SIGNOR BARBALUNGA:”E allora che ci fai qui? Perché sei entrato?”

PINO:”E’ un caso. Ma loro sono miei amici, volevo salutarli. Mio padre mi sta sicuramente cercando..”

SIGNOR BARBALUNGA:”Senti, senti, che mi doveva capitare…”

Pino si è avvicinato agli amici, stanno tutti vicini e sono preoccupati.

PINO:”Anzi, sa che le dico? Che lei non può far lavorare dei bambini! Questi bambini dovrebbero andare a scuola e studiare e crescere!
Lo sa che non lo può fare? Ora andrò dalla polizia e racconterò tutto!
E questi bambini verranno tutti con me.”

BARBALUNGA nel frattempo ha cambiato atteggiamento si è ritirato e sta in terra.

“NO, per favore e dove andranno? Non hanno nessuno. Anche io sono solo, a chi penserò poi?Non avrò nessuno a cui parlare…
Per favore, ti prometto che questo posto cambierà, lo trasformerò in una scuola dove tutti i bambini potranno stare insieme e imparare tante cose…
Te lo prometto. Potrai anche telefonare quando vuoi e venire qui da noi …”

I bambini esultano e fanno un girotondo. Cantano.

SCENA 5 (Geppo, maestra,2 poliziotti)

Geppo e la maestra si sono incontrati sulla strada e stanno parlando.

MAESTRA Turchina:”Lo sai che oggi Pino non è venuto a scuola?”

GEPPO:”Lo sapevo, dovevo controllare che entrasse, lo dovevo accompagnare …dove sarà andato?”

MAESTRA TURCHINA:”Vedrai che lo troviamo, in fondo è un bambino generoso, buono, non gli succederà niente…”

GEPPO:”Ma è così ingenuo, certe volte si fa convincere dalle cattive compagnie…non è capace a riconoscere chi lo vuole imbrogliare…”

MAESTRA TURCHINA:”Noi faremo in modo che non gli accada niente. Lo cercheremo ovunque, anche in capo al mondo”

GEPPO:”Adesso andiamo alla polizia”

Vanno dalla polizia per sporgere denuncia.

POLIZIOTTO 1:”Prego …Lei è il signor?”

GEPPO:”Sono Geppo e lei è la maestra Turchina.”

MAESTRA (Porgendo la mano):”Piacere, io sono…”

POLIZIOTTO 1 :”Poche chiacchiere.Veniamo subito al problema: Querele? Denunce? Furti?Ricerche? Truffe?....(guardando nel suo elenco)Per quale motivo siete qui?”

INSIEME:”E’ scomparso il nostro PINO!”

GEPPO:”Questa mattina doveva andare a scuola…”

MAESTRA:”A scuola non è venuto…”

GEPPO:”… non è tornato a casa…”

POLIZIOTTO 2(mentre scrive):”Allora è andato a farsi un giro…ehm….scherzo. E’ preoccupante!E’ un rapimento?”

INSIEME:”Non lo sappiamo!”

POLIZIOTTO2:”Ora ci mettiamo subito al lavoro. Ce l’avete una foto?”

GEPPO:”Eccola”(porgendo la foto)

POLIZIOTTO 1:”Ma che naso!Bene non vi preoccupate che faremo tutto il possibile”

GEPPO:”Anche io andrò in cerca di Pino, non starò ad aspettare.”

Geppo e la maestra salutano, ringraziano e danno la mano ai 2 ed escono.

Escono anche i poliziotti.

Entrano in scena 3 bambini: Hansel e Gretel, Pollicino.

GRETEL: ”Ciao Pollicino, che cosa ci fai qui?”

POLLICINO: ”Ho sentito che un bambino è scappato di casa, così volevo sapere qualcosa di più.”

HANSEL: ”Anche io e Gretel abbiamo sentito questa notizia, chissà se è scappato da solo e dove è andato a finire”

POLLICINO: ”Si, perché sai, io ho qualche esperienza in proposito. Avevo trovato un modo per non perdermi. Magari potrei dargli qualche consiglio, se potessi parlarci”

GRETEL: ”Eh sì, anche noi ne abbiamo di consigli da dare se dovesse fare dei brutti incontri, ti ricordi Hansel? Che esperienza!”

HANSEL: ”Ci vuole un po’ d’intelligenza per difendersi da certi personaggi. Potremmo raccontargli la nostra storia.”

POLLICINO: ”Certo che oggi ci sono sistemi più moderni, ma l’esperienza fatta è molto importante per non cacciarsi nei guai.”

GRETEL: ”Sai che facciamo? Ci mettiamo anche noi alla ricerca, così se riusciremo a trovarlo, potremo raccontarci le nostre storie.”.

POLLICINO: ”Bene, andiamo, chissà quanta strada ci aspetta”

HANSEL: ”Andiamo!”


SCENA 6 (Il gatto, la volpe, Pino)

Ci sono il gatto e la volpe. Canzone di E.Bennato. Ballonzolano.
Passa di lì Pino.
Si ferma a guardare divertito e cerca di imitare i loro movimenti.
Infine i 2 si fermano a guardare Pino che continua anche senza musica.
Confabulano tra di loro…

VOLPE:”Ma che bravo che sei!”

GATTO:”Si, proprio bravo che seiiiiii”

PINO(Si ferma all’improvviso imbarazzato e si sistema):”Buongiorno signori, stavo solo riscaldandomi un po’, sapete con questo freddo…”

VOLPE:”Ma proprio bravo che sei….si,si,si,…certo un po’ bruttino…”

GATTO:”Bruttino si, però forse possiamo fare qualcosa… potrebbe diventare ….”

VOLPE:”Potrebbe diventare FAMOSO…No, no, no…troppo lavoro, troppa fatica, ti dovremmo preparare, insegnare tante cose, no, no, no…chi lo fa un lavoro così…”

GATTO:”Ma forse questo “Bruttino” potrebbe darci qualche cosa, qualche soldino, e noi potremmo fare il lavoro!”

VOLPE:”MA figurati se questo mostriciattolo ha dei soldi…”

Pino nel frattempo osservava con gli occhi spalancati, guardando l’uno e l’altro ….

VOLPE:”Su, mettiti dritto…fai questi passi:uno,due e tre……uno, due e tre…”

La scena è molto buffa, tutti e tre sono molto goffi.

GATTO:”Allora che dici? Può andare?”

VOLPE:”Certo che dovremmo lavorar molto, ma se hai qualcosa come anticipo…poi saremo i tuoi “managers” e ci potrai ripagare.
Ci presentiamo: io sono FOXI VOLPE, la stella del varietà, e lui è il mio collaboratore CATTI MIAO.”(gli porge un biglietto da visita)
(si danno la mano)

PINO:”Bè…io…veramente….ho solo questi…”Tira fuori qualche moneta.

GATTO(al volo prende i soldi e li conta avidamente.)

VOLPE:”Ti aspettiamo domani mattina, alle 10.00 in Via Campo dei Miracoli n.1000. Non mancare.Puntuale!”

(Gli danno la mano, lo salutano con inchini e ghignando dall’altra parte)

SCENA 7(Pino,Giudice)
(Musica)
Pino che cerca l’indirizzo che gli avevano dato. Trova
che i numeri finiscono al 50.
Gira avanti e indietro.
PINO:”Ma questo è un imbroglio! Questo indirizzo non esiste! Mi hanno truffato! E ora che faccio? Gli ho dato tutti i miei soldi, come torno a casa e che dico al mio babbo? Ho venduto il mio libro per avere dei soldi, pensavo davvero che avevo trovato il modo per fare soldi…”

Cammina su e giù.

PINO:”Vado da un GIUDICE a fare una denuncia. Mi ascolteranno e mi potranno rimborsare forse..”

Dal GIUDICE.

GIUDICE(Ha dei giornali nelle mani):”Ma guarda qui, un’altra volta ancora…ma bisogna essere proprio citrulli per credere a queste cose! Ma come fai a pensare che qualcuno ti inviti, per telefono, perché ti vuole regalare un grande televisore senza nessuna spesa!e magari anche un biglietto di un viaggio alle isole Mauritius…”Che mondo di citrulli…”

PINO:”Buongiorno signore”

GIUDICE:”Chi parla?”

PINO:”Sono io, Pino…”

GIUDICE:”Dove sei?”Non ci vede bene)”Vieni fuori”

PINO:”Eccomi sono qui, davanti a lei”

GIUDICE:”Eccoti…dunque: sei venuto per parlare con me di qualcosa?Mi devi chiedere qualcosa?Vuoi qualche informazione…”

PINO:”Bè, veramente io sono venuto qui, perché fuori c’è scritto “Giudice”, così ho pensato che potevate giudicare bene questo fatto…”

GIUDICE:”Vacci piano, non è mica una cosa da fare su due piedi, velocemente, ci vuole tempo. Il tempo che ci vuole”

PINO:”E nel frattempo che si fa?”

GIUDICE:”Si aspetta, con calma e pazienza”

PINO:”Insomma, io un po’ di fretta ce l’ho: non so come tornare a casa, il mio babbo mi starà cercando, non so dove mi trovo e non ho soldi per tornare a casa…”

GIUDICE:”Accidenti, mio caro… ma vai sempre in giro così da solo e senza soldi?”        

PINO:”Veramente io i soldi ce li avevo, però me li hanno rubati”

GIUDICE:”Ah! Allora ti hanno derubato il portafoglio”

PINO:"Veramente non ce l’avevo il portafoglio….”

GIUDICE:”E come hanno fatto: ti hanno preso i soldi dalle tasche?”

PINO:”No, veramente glieli ho dati io…è che loro mi avevano promesso che mi avrebbero preparato e fatto diventare famoso, così potevo guadagnare tanti soldi…”

GIUDICE(lo guarda con un certo disappunto, facendo dei gesti)”Allora tu hai dato i soldi in mano a certe persone che ti hanno promesso di farti diventare ricco? E le conoscevi?

PINO:”No…”

GIUDICE:”E come si chiamavano?”

PINO:”Ehm, non lo so, non mi ricordo, aspetti ho un biglietto da visita…”

GIUDICE:”FOXI VOLPE, la stella del varietà…con questo nome…E tu ci hai creduto, gli hai messo in mano i tuoi soldi…E ora che vorresti fare? Una denuncia? E che ci scrivo? Mio caro Pino, ti rendi conto che la cosa è alquanto bizzarra?
L’unica cosa che posso dirti che se non vuoi far parte anche tu del Paese dei citrulli, bisogna che ti svegli!”
(riprende la sua lettura delle notizie dai giornali)

SCENA 8 (Grillo,Pino,Romeo,Maestra,Geppo)

Pino si ritrova da solo per la strada e non sa che fare. Ad un certo punto arriva un tipo che comincia a guardarlo mentre lui sta pensando”
Compare il grillo.

GRILLO:”Se ascoltavi davvero Geppo, se andavi a scuola, sicuramente non ti trovavi in questa situazione…”

PINO:”Oh, lasciami in pace ora, lo vedi che non so cosa fare?E tu che cosa mi consigli ora?”

In quel momento interviene il tipo che lo guardava.

ROMEO:”Non sai che fare? Dai non ti preoccupare, perché parli con quel coso strano…vieni con me!”

PINO:”E tu chi sei? Dove vai?”

ROMEO:”Piacere, sono Romeo. Sto cercando la strada per andare in un posto dove mi hanno detto che si può stare bene senza lavorare e senza studiare! Non dovrebbe essere difficile, anche se bisogna viaggiare un po’”

PINO:”Davvero?”

(Il grillo che è stato scansato a forza, se ne va tristemente)

ROMEO:”Guarda che mi hanno dato delle informazioni sicure. E’ sempre vacanza e non c’è nessuno che viene a buttarti giù dal letto la mattina”

PINO:”No, no…Già mi trovo nei guai perché ho creduto a quei due…chissà il mio babbo, la maestra…”

ROMEO:”Perché, credi che stanno a pensare a te?Con tutto quello che hanno da fare…Peggio per te, io comunque vado”

PINO:”Dai, aspetta, forse posso fare un po’ di strada con te. Tanto ora mi sono perso!”

ROMEO:”Va bene, andiamo in quella direzione, poi arriveremo ad una stazione dove si prende un treno, si arriva ad una stazione che si chiama Cuccagna e si scende. Si prende un altro bus.”

I due si incamminano. MUSICA araba.

 SCENA 8
Geppo e la maestra turchina con un ombrello, una borsa. Sono in viaggio e stanno aspettando un autobus.

MAESTRA TURCHINA:”Che tempo! Speriamo che arrivi presto l’autobus”.

GEPPO:”Abbiamo viaggiato già due giorni e siamo ancora in mezzo alla strada”

MAESTRA:”Però ho sentito che sono molti i bambini che sono attratti da quel paese, secondo me, siamo sulla buona strada. E’ bene andare subito: chi si ferma a lungo in quel paese, si dimentica chi è e cosa vuole fare”.

GEPPO:”Si,si. Anche se io non ho mai fatto un viaggio così lungo, ma ora sono contento di essere partito.”

Passa un autobus. Si ferma e salgono. Mentre il bus viaggia, c’è una musica che accompagna il viaggio.Escono di scena dopo due giri.

SCENA 9
Ad un certo punto, entrano in scena Pino e Romeo che si fermano e si siedono alla fermata.
Romeo si mette a dormire.

ROMEO:”Io dormo. Tu svegliami se passa l’autobus”

Passa l’autobus con Geppo e la Maestra,Pino li vede e li chiama, grande gioia. Pino sveglia Romeo.

PINO:”Eccoli: vedi, sono sull’autobus!Vieni andiamo con loro!”

Ma Romeo non vuole andare. Pino va: grande festa.
 Canzone. Tutti coloro che hanno recitato insieme cantano una canzone. Poi escono.

PRESENTATRICE: “Non ve ne andate! La storia non è ancora finita…”

SCENA 10 (Signora SSS- una giramondo, reporter etc., il  pappagallo, Romeo)

In scena c’è Romeo che è rimasto lì seduto. Arriva il pappagallo che comincia a prenderlo in giro. Poi arriva il serpente.

ROMEO: ”Ecco, guarda che bamboccio! Se n’è andato, non ha capito niente!”

PAPPAGALLO(ride)

ROMEO: ”Perché ridi?”

PAPPAGALLO: ”Perché volando, mi sono fatto il solletico con le ali”. Continua a ridere.

ROMEO: ”Insomma, si può sapere che vuoi e perché ridi?”

PAPPAGALLO: ”Rido di quei citrulli che credono a tutte le stupidaggini che sentono in televisione e si fanno prendere in giro dai furbastri”

ROMEO: ”Vattene via!Che vuoi da me? Stai parlando di me?”

PAPPAGALLO: ”Eh già, sei qui così piccolo e pensi di aver capito tutto, pensi che per fare un viaggio basta salire un treno e che ci siano paesi dove tutti sono felici, hanno tutto, si divertono senza fare niente.”

ROMEO: ”Io non ti capisco”

PAPPAGALLO: ”Bisogna sapersele guadagnare le cose, con il proprio ingegno o con il lavoro delle proprie mani.”.

ROMEO: ”Lasciami in pace tu con questi discorsi!”

PAPPAGALLO: ”Io posso anche volare via, ma guarda che stando nella tua situazione non mi sentirei tanto tranquillo”

Se ne va. Arriva un altro personaggio. Romeo si spaventa un po’.

SIGNORA SSSSS: ”Ciao, vedo che sei in viaggio...”.

ROMEO: ”Si. Appunto.”

SIGNORA SSSS: ”Bello viaggiare, s’incontrano tante persone e si vedono tanti posti. Io ad esempio ho già fatto il giro del mondo 2 volte. Naturalmente c’è voluto tanto tempo. Ci sono stati momenti molto difficili…”

ROMEO: ”Perché?”

SIGNORA SSSS: ”Vedi, il mondo non è mica tutto uguale. Quando vai da un posto all’altro devi saper cambiare le tue abitudini …e poi il mangiare è diverso, mica puoi mangiare sempre le stesse cose. E come parli con gli altri, come chiedi le cose se non conosci la loro lingua?”
La signora SSS ormai è preso dal suo racconto.

ROMEO: ”Io veramente …non so.”

SIGNORA SSSS: ”Ma lo sai poi quanti posti ci sono dove non si può vivere tranquilli e si rischia la vita? Ti trovi come niente in mezzo a sparatorie a bombe che cadono…e non sai neanche che cosa mangiare perché non si sa dove andare a prendere il cibo. I negozi sono chiusi o non ci sono più…”

ROMEO: ”E tu allora che facevi?”

SIGNORA SSS: ”Io ero di passaggio, in qualche modo potevo anche arrangiarmi. Ma quelli che lì ci abitano, stanno davvero male, o devono andarsene e lasciare la loro casa per cercare un posto più tranquillo.”…..
“Poi ci sono dei luoghi molto belli e tranquilli, dove mi sono fermato per aiutare gli abitanti a ripulire delle lunghe spiagge dove era arrivata un’ondata di petrolio, a ripulire anche gli animali che erano tutti appiccicati e non riuscivano più a muoversi.
E’ stato un lavoro lungo, ma è stato bello.”.

Romeo ascolto ed è molto pensieroso.

SIGNORA SSSS: ”Allora, che fai? Dove vai tu?”

ROMEO: ”Veramente, non so, io volevo… ma.”.

SIGNORA SSS: ”Mmmm, insomma non sai più dove vuoi andare?Guarda, se vuoi, io sto partendo per un viaggio che va bene per te: vado a costruire un pozzo per far arrivare l’acqua nelle case in un posto dove ancora non arriva e ci sono tanti bambini. Sai c’è una scuola all’aperto, potresti trovarti bene…”

ROMEO:”Io… forse…però…(la situazione è nuova per lui…)Credo che …sia una buona idea!..

SIGNORA SSS: ”Andiamo allora che dobbiamo prepararci!”

Musica.

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