domenica 6 luglio 2014

La coscienza non è riducibile a eventi neurali. tratto da Carl Gustav Jung Italia

25 giugno 2014
 “La coscienza non è riducibile a eventi neurali. Il significato del messaggio non sarà mai trovato nella chimica dell’inchiostro.”  (Roger Sperry, Nobel per la neurofisiologia)
«Io sono semplicemente convinto che qualche parte del Se’ o dell’Anima dell’uomo non sia soggetta alle leggi dello spazio e del tempo.» (C.G.Jung)

La mente non è strettamente correlata al cervello e al suo funzionamento. L’intero mondo antico lo ha sempre saputo, oggi noi abbiamo dovuto accettarlo grazie ai nuovi paradigmi della neuroscienza contemporanea [Gallese; K.Pribram & Bohm; Sheldrake; C.G.Jung; Zylberbaum, etc]. Ma nonostante ciò, in ancora moltissimi ambiti accademici di Psicologia e Medicina, gli “addetti” non ne sono a conoscenza e insegnano e divulgano ciò che hanno studiato 20-30 anni fa attraverso i vecchi paradigmi  meccanicistici/riduttivi, gli stessi paradigmi che sono attualmente in disuso, distrutti o risucchiati e integrati da quelli attuali. Qui un piccolissimo assaggio proveniente dal campo della ricerca in ambito neurofisiologico e psicologico.
Il dott. Bruce Greyson, Psichiatra noto, in questo stralcio di un convegno del 2008, ci lascia una piccola panoramica delle NDE (Near Death Experience – Esperienze Pre-Morte) in pazienti tenuti sotto osservazione. I dati sono abbastanza aggiornati.
Da tali studi derivano conseguenze epistemologiche imprescindibili per qualsiasi studio futuro del fenomeno della coscienza, che, come dimostra la letteratura più aggiornata, questa “coscienza” sembra essere “non-locale”.

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