La coscienza non è riducibile a eventi neurali. tratto da Carl Gustav Jung Italia
25 giugno 2014
“La coscienza non è riducibile a eventi neurali. Il
significato del messaggio non sarà mai trovato nella chimica
dell’inchiostro.” (Roger Sperry, Nobel per la neurofisiologia)
«Io sono semplicemente convinto che qualche parte del Se’ o
dell’Anima dell’uomo non sia soggetta alle leggi dello spazio e del
tempo.» (C.G.Jung)
La mente non è strettamente correlata al cervello e al suo
funzionamento. L’intero mondo antico lo ha sempre saputo, oggi noi
abbiamo dovuto accettarlo grazie ai nuovi paradigmi della neuroscienza
contemporanea [Gallese; K.Pribram & Bohm; Sheldrake; C.G.Jung;
Zylberbaum, etc]. Ma nonostante ciò, in ancora moltissimi ambiti
accademici di Psicologia e Medicina, gli “addetti” non ne sono a
conoscenza e insegnano e divulgano ciò che hanno studiato 20-30 anni fa
attraverso i vecchi paradigmi meccanicistici/riduttivi, gli stessi
paradigmi che sono attualmente in disuso, distrutti o risucchiati e
integrati da quelli attuali. Qui un piccolissimo assaggio proveniente
dal campo della ricerca in ambito neurofisiologico e psicologico.
Il dott. Bruce Greyson, Psichiatra noto, in questo stralcio di un
convegno del 2008, ci lascia una piccola panoramica delle NDE (Near
Death Experience – Esperienze Pre-Morte) in pazienti tenuti sotto
osservazione. I dati sono abbastanza aggiornati.
Da tali studi derivano conseguenze epistemologiche imprescindibili per
qualsiasi studio futuro del fenomeno della coscienza, che, come dimostra
la letteratura più aggiornata, questa “coscienza” sembra essere
“non-locale”.
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